Come educare un cucciolo di cane

educare il cucciolo di cane

Quando portiamo a casa un cucciolo (l’età ideale è 2 mesi) dobbiamo, ovviamente, occuparci della sua educazione.

Educare il cucciolo di cane

Ciò non significa solamente insegnargli a non sporcare in casa oppure a tollerare il guinzaglio, ma cercare di renderlo più possibile “capace” di leggere ed adattarsi correttamente al mondo che lo circonda (il “nostro mondo”), insomma dobbiamo cercare di aiutarlo a sviluppare il più possibile la sua intelligenza.

educare cucciolo canePer educare il cucciolo di cane e ottenere tale scopo è necessario utilizzare soprattutto i giochi ed i premi (piccoli bocconcini e coccole) e pochissimo le punizioni (mai fisiche, normalmente è sufficiente un “No!” fermo ed ad alta voce, interrompendo la punizione nel momento in cui il cucciolo interrompe l’atto indesiderato).

Assolutamente da evitare nell’ educazione del cucciolo di cane sono le punizioni a posteriori cioè le punizioni inflitte dopo aver trovato distruzioni, urinazioni, etc. effettuate tempo prima, il rischio è che il cane anche si mostri deferente solo perché noi siamo arrabbiati non perché ha compreso il motivo della punizione.

Ricordiamoci che educare il cucciolo di cane, soprattutto all’inizio lo scopo non è ottenere la perfetta riuscita dell’esercizio, ma che il cucciolo si abitui a collaborare con noi divertendosi il più possibile, in maniera tale che qualsiasi interazione con noi sia associata a uno stato d’animo piacevole.

Atteggiamento che permetterà un più facile apprendimento e una relazione naturalmente ricca di soddisfazioni.

Se il cucciolo non riesce non significa che sia stupido, ma semplicemente che gli abbiamo chiesto troppo e dobbiamo fare quell’esercizio in maniera più semplice, divertente e più frequentemente.

Ricordiamoci, inoltre, che per il cane la comunicazione verbale è molto più ostica rispetto alla posturale o mimica (movimenti nello spazio o espressioni facciali) per cui accompagniamo sempre un esercizio con una parola (sempre la stessa), ma soprattutto con un movimento (di solito della mano) sempre identico e specifico per quell’esercizio.

Questo permetterà una comunicazione più facilmente comprensibile per il cane.

Fonte : Dott. Daniele Merlano Medico Veterinario comportamentista